La tragedia del Vajont ricordata in Europa

Messaggero Veneto – 16 giugno 2015

Erto e Casso

La tragedia del Vajont ricordata in Europa

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Il 52° anniversario del disastro del Vajont verrà ricordato anche a livello europeo. Grazie infatti all’interessamento del presidente del consiglio regionale Franco Iacop, il Comitato delle regioni di Bruxelles organizzerà un momento di commemorazione. L’iniziativa si terrà il 3 dicembre durante la sessione plenaria, quando tutte le istituzioni europee concentrano attività e personale nella capitale belga.

L’idea parte dai Comuni di Vajont ed Erto e Casso, che si sono rivolti a Iacop e all’altro componente del Cdr per il Fvg, Isidoro Gottardo. L’intenzione è quella di non dimenticare la tragedia del 9 ottobre 1963, ma anzi di trasformare l’accaduto in un monito internazionale. E’ dal 2008 che i due Comuni stanno promuovendo a vari livelli manifestazioni commemorative in grado di coinvolgere l’Unione europea. Dopo alcuni interventi all’europarlamento e negli uffici di Bruxelles della Regione, restava scoperto il Cdr. Si tratta dell’organo consultivo a cui l’Unione ha delegato i compiti di coordinare le politiche regionali, perseguendo scopi di armonizzazione e di miglioramento delle condizioni economiche e sociali del territorio.

Durante la cerimonia di dicembre saranno proposti dei filmati per dimostrare ai delegati dei 27 Paesi cosa successe quella notte e come venne superata l’emergenza. «Siamo grati a lacop e a Gottardo per averci sostenuto in questa iniziativa – ha commentato l’assessore di Vajont Fabiano Filippin, che segue personalmente il progetto con il sindaco di Erto e Casso e presidente del Parco naturale delle Dolomiti friulane, Luciano Pezzin -. Sarà un’occasione unica anche per parlare degli sforzi della Regione Fvg per superare la fase della ricostruzione. Tra l’altro, all’epoca della sciagura non esistevano ne la Regione ne il Comune di Vajont, costruito dal nulla anni dopo. All’aspetto del ricordo vogliamo quindi aggiungere quello dell’esempio di come si possa rinascere dopo simili catastrofi». Escluso invece di celebrare l’evento a ottobre, in quanto l’agenda di Bruxelles è già troppo piena: per quella data sono previsti gli Open days, manifestazione internazionale per far conoscere tra loro le singole realtà territoriali che compongono l’Unione.

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