Consiglio Fvg: Gruppo Pd, su ruolo presidente Zanin cdx fa quadrato e rifiuta confronto

«L’Assemblea dev’essere una casa di cristallo, va garantita trasparenza ai cittadini»

TRIESTE 28.10.20 «La mozione sul duplice ruolo del presidente del Consiglio Zanin aveva l’obiettivo di definire e condividere ulteriori e più puntuali regole per garantire quella casa di cristallo che il Consiglio regionale deve essere. Da fuori i cittadini ci guardano e a loro dobbiamo dare la massima garanzia di trasparenza, cosa che oggi il centrodestra oggi ha di fatto impedito, facendo quadrato intorno a Zanin e rifiutando il confronto politico». Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Franco Iacop, primo firmatario della mozione con la quale, tutto il gruppo Pd chiedeva di “avviare una verifica sulla completezza e regolarità di tutte le procedure, in primis della Giunta delle elezioni, a garanzia assoluta del ruolo del presidente del Consiglio regionale e del corretto funzionamento del medesimo organo regionale”. Mozione poi ritirata, dopo che all’interno del dibattito in Aula il centrodestra ha presentato un emendamento che avrebbe profondamente modificato il testo presentato dal Pd. La mozione è stata presentata a seguito delle valutazioni, fatte a inizio anno all’interno della Giunta per le elezioni, sulle eventuali cause di incompatibilità sopraggiunte a carico del presidente del Consiglio regionale Fvg, Piero Mauro Zanin, che riguarderebbero un incarico come direttore generale di una società a capitale pubblico, Mtf srl.
Secondo il consigliere Roberto Cosolini, componente della Giunta per le elezioni, «è legittimo il dubbio, che ci è stato detto non fosse materia di Giunta delle elezioni, che si sia concretizzata una possibile fattispecie di incompatibilità ai sensi del decreto legislativo 39/2013: lo conferma suo malgrado il tentativo dei consiglieri di centrodestra di salvarsi in angolo proponendo un emendamento che modifica interamente la nostra mozione quando afferma che la presunta incompatibilità è stata superata dalla collocazione in aspettativa».
Infine, il vice capogruppo Diego Moretti ha stigmatizzato ogni collegamento tra la mozione e le scritte ingiuriose apparse nelle scorse settimane contro Zanin, a Udine. «Collegare la nostra azione politica, esercitata in assoluta trasparenza nei luoghi deputati al confronto, alle scritte vigliacche contro Zanin è inaccettabile oltre che strumentale. A chi dal centrodestra ci accusa di strumentalità, ricordiamo il trattamento ingiusto e infamante subìto a suo tempo, sui media e sui social, da Agnola e Marsilio per una vicenda del tutto diversa, purtroppo, allora, anche da parte di forze politiche, Forza Italia in primis».

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