Candidatura Unesco, Collio-Brda sarà nella lista d’attesa del 2018

Messaggero Veneto – 18 luglio 2017

Il prossimo anno sarà formalizzata l’iscrizione tra le designazioni al vaglio della commissione di Parigi. Il sindaco di Cormòns: «Un passo decisivo, la Regione ci appoggia e tutti i soggetti coinvolti sono uniti»

Cormòns. «Il prossimo anno entreremo nella “tentative list”. Ad annunciarlo è stato il sindaco di Cormòns, Roberto Felcaro, nel corso dell’ultimo consiglio comunale: il territorio del Collio-Brda proverà dunque a giocarsi ufficialmente le proprie carte dinanzi alla commissione di Parigi a partire dal 2018. Questo non significa che il verdetto sul riconoscimento di patrimonio mondiale Unesco arriverà il prossimo anno: l’iter, anzi, è ancora lungo. «Basti pensare che il percorso che ha portato nei giorni scorsi Palmanova a tagliare questo traguardo è iniziato nel 2004 – ha ricordato Felcaro –, ci sono voluti ben 13 anni. Ma dalla nostra abbiamo tutti i portatori d’interesse compatti: ci siamo già incontrati nella sede della Regione a Udine con la presidente Serracchiani che ci ha assicurato tutto l’appoggio della sua amministrazione. A me e al sindaco di Dolegna, Diego Bernardis ha detto chiaramente che per la Regione, dopo Palmanova, deve essere ora il turno del Collio-Brda».

Nel corso dell’assise civica ha ringraziato l’assessore al Turismo della passata amministrazione, Elena Gasparin «per l’ottimo lavoro svolto e che ora noi continueremo a svolgere attraverso l’assessore Martina Borraccia. Le prossime tappe dovranno necessariamente portare a un aumento della collaborazione con la Brda».

La Regione intanto ha assicurato il proprio appoggio non solo a parole: 10 mila euro sono stati stanziati a favore del Comune di Cormòns, capofila del progetto, proprio per portare avanti le iniziative in vista della candidatura alla “tentative list”. «C’è grande entusiasmo nel comitato – ha concluso Felcaro – tutti hanno dato la propria disponibilità. Nessuna divisione politica, tutti compatti, da destra a sinistra. Ora lavoreremo per un nuovo incontro tra le istituzioni slovene e quelle italiane, da svolgersi a breve».

La Regione crede dunque nella canditadura Unesco del Collio-Brda e la sostiene concretamente. Nelle settimane scorse il progetto era stato presentato anche nella sede regionale di Bruxelles, alla presenza del presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, e di una delegazione del territorio composta tra gli altri dall’ex sindaco di Cormòns, Luciano Patat, dall’ex assessore al Turismo, Elena Gasparin, e il sindaco di Dolegna del Collio, Diego Bernardis, cui va riconosciuto il merito di essere stato il primo a credere e avanzare questa candidatura transfrontaliera, che già di per sè rappresenta un valore aggiunto.

Un territorio, quello del Collio, che solo artificiali confini politici hanno diviso e che ora si ritrova unito per valorizzare la propria storia, il proprio paesaggio e in le sue prospettive future. Una sfida vinta in termini di unicità per un territorio, in chiave turistica ed economica, ma anche e soprattutto in termini culturali.

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