Il Parlamento e il «sistema delle conferenze»

Il Parlamento e il «sistema delle conferenze»Roma, 27 ottobre 2016. Si è tenuto a Palazzo Madama il convegno organizzato dalla Commissione per le questioni regionali “Il Parlamento e il «sistema delle conferenze»”.

Il convegno è stato organizzato dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali per presentare il documento conclusivo dell’indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali, con particolare riguardo al ‘sistema delle conferenze’, condotta dalla stessa Commissione tra gennaio e luglio 2016.

Il convegno, presieduto dall’on. Gianpiero D’Alia e aperto dal presidente del Senato Pietro Grasso, ha visto la partecipazione, tra gli altri, del presidente della Corte dei conti, Arturo Martucci di Scarfizzi, del ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Enrico Costa, della presidente della Commissione Affari costituzionali del Senato, Anna Finocchiaro, del coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Franco Iacop, del sottosegretario di Stato per gli Affari regionali e le autonomie, Gianclaudio Bressa.

Il convegno e l’indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali sono mossi dalla necessità di valutare le conseguenze delle riforme costituzionali in atto.

Il presidente Iacop nel corso proprio intervento ha evidenziato l’importanza di mantenere in piedi e potenziare le funzioni delle Conferenze e, visto il ruolo ricoperto, ha citato espressamente la Conferenza da lui stesso coordinata, quale ponte tra i territori e lo Stato soprattutto in un momento nel quale il dibattito tra centralismo e regionalismo rischia di apparire divisivo.

“Il sistema delle Conferenze, naturalmente a partire da quella che pro tempore coordino – ha dichiarato Iacop – è utile e necessario al sistema-paese, proprio a partire e in ragione dalla proficua relazione con il Parlamento e con il sistema dell’esecutivo: non siamo, quindi, in presenza di superfetazioni da semplificare, ma di elementi di raccordo istituzionale che sorreggono e mantengono la giusta tensione”.

“E’ indubbio che il delicatissimo tema dell’esercizio della funzione legislativa e del riparto delle competenze per materia tra il sistema statuale e quelli regionali richieda sempre più luoghi di raccordo, di raffreddamento dei conflitti, di superamento delle aporie, di decongestione dei contenziosi, anche attraverso utili sinergie preventive – ha aggiunto Iacop -. Sotto questo profilo, è innegabile che la riforma costituzionale in esame porta la necessità di un nuovo equilibrio che potrebbe trovare, quasi come una fruttuosa deriva, un utile esito nel possibile incardinamento della Conferenza delle Assemblee legislative all’interno e come parte integrativa del Senato delle Regioni e delle Autonomie”. “E’ evidente che il tema della rappresentanza dei cittadini, nei processi decisionali e particolarmente nei processi legislativi, risulta essere ogni giorno questione più centrale e complessa. Il populismo crescente è evidentemente più sintomo che soluzione di tale domanda e, per quanto il tema sia spesso cavalcato da forze politiche richiede un approccio anche di metodo. Diviene così chiaro lo sforzo che l’intero ordinamento costituzionale deve fare per garantire, sempre più e sempre meglio, nella indubbia necessità di processi decisioni tempestivi ed efficaci, una rappresentanza diffusa ed inclusiva non solo dei corpi intermedi, spesso troppo deboli e disarticolati, ma in qualche modo del singolo “civis”, che sollecita un rinnovato diretto rapporto fiduciario”.

Foto ©2016 Fotografico, Senato della Repubblica 

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