PD: Iacop, Terre dei Patriarchi, promozione turistica confusa

(ACON) Trieste, 25 set – COM/MPB – Il consigliere regionale Franco Iacop (PD) interviene, con un’interpellanza all’assessore Seganti, in merito alle spese effettuate dalla Provincia di Udine a seguito del finanziamento di 500.000 euro a sostegno dell’iniziativa “Terre dei Patriarchi” per la promozione del territorio attraverso il progetto di un Club di prodotto turistico.

Iacop evidenzia come all’interno del progetto “Terre dei Patriarchi” vi siano iniziative scollegate e sovrapposizione di fondi, con il risultato di una promozione turistica referenziale e inefficace.

Riportando l’elenco delle spese sostenute dalla Provincia di Udine per la realizzazione dell’iniziativa e richiamando anche una precedente interpellanza del collega del PD Mauro Travanut, ancora senza risposta, Iacop ritiene che tale progetto trascuri quelli che dovrebbero essere gli aspetti peculiari della proposta – culturali, storici, architettonici, tradizionali e religiosi – andando invece a sovrapporsi, in maniera disorganica e approssimativa, a tutta una serie di iniziative già in essere e in capo all’agenzia Turismo FVG, con oltre 100 dipendenti e 6 sedi operative territoriali, e a tutta una serie di strutture di cui la Regione si avvale, a partire da Promotur, Fondazione di Aquileia, Lignano Sabbiadoro Gestioni, Azienda speciale di Villa Manin, fino all’ERSA; senza dimenticare la presenza dei Consorzi turistici e le Associazioni “Strade del vino” a cui sono affidati la gestione di un altro progetto provinciale “Strade del vino e dei sapori dei colli friulani”.

è ovvio che questi incroci provocano una sovrapposizione di risorse a vantaggio di un unico soggetto per un’unica attività effettiva, sottolinea il consigliere che nell’interpellanza chiede alla Giunta perchè continui a finanziare le Province in un momento in cui, tra l’altro, si parla del loro superamento, per sostenere iniziative che, invece di qualificare la promozione turistica regionale, si limitano a effettuare nella confusione e nella duplicazione di funzioni indagini di mercato e una serie di attività scollegate, che generano il continuo moltiplicarsi di marchi, di brand e di club di prodotto, dando così l’idea di promuovere iniziative esclusive e dalle caratteristiche referenziali piuttosto che promuovere, nel complesso e con efficacia, la qualità e le eccellenze dei territori della regione.

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