Iacop da Bruxelles su politica di vicinato

Iacop da Bruxelles su politica di vicinatoBruxelles, 23 marzo 2018. Ieri sera nel corso della sessione plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) che si è riunito nella sede del Parlamento Europeo, il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia e membro del CdR, Franco Iacop, è intervenuto in risposta alla dichiarazione del Commissario europeo per i rapporti con il vicinato e per i negoziati sull’allargamento, Johannes Hahn.

Iacop, anche in qualità di copresidente del Comitato congiunto del CdR per la Serbia, ha ribadito il ruolo delle autonomie locali nel processo di allargamento ai Balcani orientali, per il rafforzamento della democrazia locale e il riconoscimento e la tutela delle minoranze linguistiche e delle identità culturali. Per fare ciò – ha sostenuto Iacop – è necessario dotare le amministrazioni di maggiori risorse finanziarie.

Similmente Iacop ha richiamato il lavoro di pacificazione e stabilizzazione della Libia, nell’ambito della Iniziativa di Nicosia e dell’impegno a favore delle comunità locali e dei sindaci della costa libica. Come ha fatto la Regione Friuli Venezia Giulia con il supporto del Ministero dell’interno, si tratta oggi di dotare di risorse finanziarie le iniziative politiche nei rapporti con il vicinato per la efficacia dell’azione degli amministratori regionali e locali condivisa a livello europeo.

Nel corso della mattina Iacop aveva partecipato alla Conferenza su trasporti e logistica organizzata a Bruxelles dal ministero delle Infrastrutture della Repubblica di Slovenia, dove è stato messo in evidenza lo sforzo che è stato fatto da parte di Lubiana per accrescere gli investimenti nei settori dei trasporti e delle infrastrutture e come il porto di Capodistria si confermi nodo cruciale per la riduzione dei tempi di trasporto verso il nord Europa, anche grazie alle nuove e moderne infrastrutture che lo renderanno sempre più competitivo.

Durante il dibattito, da parte del presidente Iacop è stato riconosciuto come la Slovenia abbia fatto passi importanti per non essere penalizzata dalle procedure di squilibri macroeconomici, grazie ai quali è stato possibile attrarre un maggior numero di investimenti nell’Unione europea.

E’ stato inoltre osservato come la Slovenia abbia la necessità di entrare nel sistema dei “corridoi”, che non sono solo infrastrutture, ma modello di logistica e trasporti, supportato da una digitalizzazione che ormai è elemento essenziale per l’efficienza in questi settori.

L’attività del CdR prosegue oggi con la sessione plenaria.

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