Il 50% dei giovani per il non voto. Come recuperarli?

Il 50% dei giovani per il non voto. Come recuperarli?Al centro dell’incontro con Vannino Chiti il sogno dei millennials

Udine, 23 febbraio 2018. Secondo gli ultimi sondaggi, il 50% dei giovani non è intenzionato ad andare a votare il 4 marzo.  “Le giovani generazioni hanno bisogno di un valore forte di riferimento, altrimenti è difficile che ci sia partecipazione”. E’ questo il concetto espresso ieri da Vannino Chiti durante l’incontro udinese con i giovani al Caffè Caucigh e il valore ai cui appellarsi è la democrazia.

“Attraversiamo una fase storica in cui la democrazia va messa in discussione. Non è come il sole che sorge e tramonta ogni giorno” ha affermato il senatore del Pd e autore del libro “La democrazia nel futuro” richiamando un dato che fa riflettere: se il XX secolo è terminato con una crescita dei paesi democratici, negli ultimi 10 anni il numero di questi paesi è diminuito, il che significa che la democrazia “s’impoverisce se non ha una dimensione sovranazionale e la democrazia europea deve diventare il programma delle forze progressiste. Il fatto che il 50% dei giovani dichiari di non andare a votare non è un termometro positivo per la democrazia”. Ma per recuperare i giovani alle urne serve dare loro “strumenti e occasioni”.

I giovani hanno le idee chiare: “dobbiamo avere un sogno e dare alla politica un segnale forte e dare fiducia ai nostri politici”. E’ stato questo uno degli interventi dei ragazzi che si sono confrontati con Chiti sui temi per loro più significativi: la pace e l’ecologia. Ma per parlare con i giovani bisogna utilizzare il loro linguaggio. Su questo punto è intervenuto il candidato PD Franco Iacop: “Quest’anno andranno a votare i millennials – ha ricordato – qual è il mondo che immaginano i protagonisti del nuovo millennio? Noi abbiamo l’obbligo di ascoltare i giovani ed essere interpreti delle loro richieste. Dobbiamo capire quali siano i loro sogni. Non sono i politici a dover consegnare un sogno alle giovani generazioni, ma intercettare le loro aspettative e le loro esigenze”.

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