Nuovi sentieri per legare natura, arte e gusto

Il Resto del Carlino / Macerata – 13 gennaio 2018. Di Eleonora Conforti

Nuovi sentieri per legare natura, arte e gusto
Il dono dopo il sisma dei consigli regionali

Il progetto Porta della Sibilla: 470mila euro per unire Visso, Ussita e Castelsantangelo

Una porta si apre sul futuro dei Sibillini, grazie ai consiglieri regionali delle assemblee legislative d’Italia. E stato presentato ieri mattina a Visso il progetto Porta della Sibilla, un percorso naturalistico, ma anche storico-culturale e alla scoperta delle peculiarità enogastronomiche del territorio dell’alto Nera che sarà realizzato – per il primo tratto tra Visso, Ussita e Castelsantangelo – in larga parte grazie ai fondi donati dalle assemblee legislative delle Regioni di tutta Italia: hanno raccolto un milione e 100 mila euro per il centro Italia.

Del finanziamento, il 43 per cento è stato destinato alle Marche e di comune accordo è stato scelto il progetto, già in essere prima del terremoto deciso di concerto con l’ente Parco nazionale dei Sibillini, per rilanciare il turismo alternativo e naturalistico, l’economia e la socialità della montagna maceratese. «Prima avevamo tanto e forse non abbiamo saputo valorizzarlo al meglio – ha detto il sindaco di Visso, Giuliano Pazzaglini, al fianco di Mauro Falcucci, primo cittadino di Castelsantangelo, e Nunzio Di Martino, subcommissario di Ussita – oggi dobbiamo essere in grado di prendere quello che ci è rimasto e fame la nostra forza, il volano da cui ripartire. Abbiamo tanto da offrire e siamo ancora nelle condizioni di essere scelti, e dobbiamo ringraziare la conferenza delle assemblee legislative regionali che ci consente di dare alle comunità il sogno di poter rimanere qui».

IL FINANZIAMENTO ammonta a 470 mila euro, a cui si aggiungeranno 150 mila euro donati al Comune di Visso dalla consulta per il volontariato di Arezzo e con il finanziamento di un progetto presentato al Gai. Circa 850 mila euro la cifra iniziale (dalla quale, con i ribassi d’asta, come ha spiegato Pazzaglini, si faranno i miglioramenti del percorso o percorsi secondari come il recupero dei sentieri nei boschi), per finanziare l’ossatura principale costituita dalla «Y» che collega i tre Comuni – da Visso 3,5 chilometri per ussita e 7 per Castelsantangelo – e si dirama sui centri di interesse, i luoghi storici e i percorsi del gusto, con la speranza che i primi tratti siano pronti per la primavera 2019. Un’iniziativa ad ampio spettro – con la possibilità che il percorso si colleghi alla Valnerina umbra, raggiungendo Preci, ma anche Serravalle e Monte Cavallo e che ponga le basi per un’occasione di ripresa per l’entroterra. Con queste parole, ieri, la scelta del progetto è stata illustrata da Franco Iacop, coordinatore delle assemblee legislative e presidente del consiglio regionale del Friuli e dai colleghi di Marche e Umbria, Antonio Mastrovincenzo e Donatella Porzi. Il primo tratto del percorso esiste già: 350 metri che si snodano nel centro di Visso, che ieri la delegazione ha visitato attraversando la zona rossa ferma ancora, in tanti casi, al 26 ottobre 2016. Nel pomeriggio invece visita alla scuola dell’infanzia Costa di Samano, dono della stessa Regione Friuli (foto sotto).

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