Sessione europea: FVG tra regioni più attive d’Italia

(ACON) Trieste, 31 mar – RCM – La V Commissione consiliare ha portato a termine i lavori dedicati alla Sessione europea 2017 chiamando in audizione, sul Programma di lavoro della Commissione europea e sulla Relazione programmatica per il 2017 sulla partecipazione dell’Italia all’Ue, il presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, componente del Comitato delle Regioni dell’Ue; i due europarlamentari eletti in FVG, Isabella De Monte e Marco Zullo; un nutrito numero di portatori di interesse, ovvero rappresentanti delle Università e delle industrie, dei sindacati e delle cooperative, del commercio e dell’agricoltura, della ricerca e dell’Autorità portuale.

Al termine, la Commissione consiliare elaborerà una proposta di risoluzione che sarà sottoposta all’Aula.

L’Europa è l’Europa delle Regioni – ha così commentato Martines -. Prima apportavamo un contributo limitato, seppure importante, alle decisioni europee, oggi ci viene chiesto un contributo maggiore e più significativo. Il 60-70 per cento delle leggi regionali dipendono da dettati europei.

Crisi economica, relazioni internazionali, nuovi rapporti con gli Usa piuttosto che con la Russia, migranti: sono tutti temi – ha proseguito Martines – che possono essere affrontati solo dall’Europa unita. Valuteremo le sue capacità di agire nella sua integrità per far fronte alle calamità.

Come Regione Friuli Venezia Giulia – ha aggiunto -, abbiamo la fortuna di poterci gestire in autonomia. Questa è la strada anche delle Regioni europee. Questo è il modo migliore per gestire i rapporti con i cittadini.

E di momento importante per l’Europa ha poi detto anche il presidente Iacop, parlando di verifica delle scelte comunitarie che hanno impatto diretto sull’attività dei Consigli regionali. Il FVG – ha affermato con orgoglio – è tra le Regioni più attive e partecipi d’Italia. Spesso sottovalutiamo l’importanza di partecipare attivamente alle decisioni dell’Unione. Vero è che si deve affrontare molta burocrazia, ma è anche vero che si ricevono molte opportunità.

Il presidente ha quindi sottolineato una situazione attuale inaspettata, che sta mettendo in discussione da un lato la stessa Ue e dall’altro il confronto dell’Ue con il resto del mondo. Si veda la nuova politica protezionistica dei dazi del presidente Trump e quanto sarà importante poter aprire confronti commerciali ed essere bravi negoziatori, come Ue e come singoli Stati. Inoltre c’è il tema della Brexit, quando pensavamo fosse impossibile uscire dall’Ue. Cosa comporterà questa uscita della Gran Bretagna, quali le conseguenze negli equilibri socio-politico-economici dell’Europa e non solo, lo vedremo presto, vedremo come si rapporterà l’economia inglese che comunque è un’economia legata al sistema Europa.

Iacop ha quindi parlato del Libro Bianco dell’Ue, appena presentato, sul suo futuro e ha detto che spesso siamo portati ad accusare l’Unione per ogni cosa, mentre dovremmo valutare anche cosa di buono ha portato in questi 60 anni. Dobbiamo stare attenti – è stato il monito finale del presidente – che non si ripresenti il nazionalismo da cui veniamo. Si tratta di 27 Paesi che devono trovare una mediazione su punti che a volte sono molto distanti; il Libro Bianco delinea a volte ben 5 scenari diversi su questi punti, per far capire cosa accadrebbe a seconda delle scelte prese.

Gli altri comunicati:
V Comm: Sessione europea, europarlamentare Marco Zullo
- V Comm: Sessione europea, europarlamentare De Monte
- V Comm: Sessione europea, il dibattito (1)
- V Comm: Sessione europea, il dibattito (2)
- V Comm: Sessione europea, fine lavori

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