CdR: Ass. Plenaria, Iacop incontra stakeholder sviluppo sostenibile

CdR: Ass. Plenaria, Iacop incontra stakeholder sviluppo sostenibile

CdR: Ass. Plenaria, Iacop incontra stakeholder sviluppo sostenibile

(ACON) Trieste, 9 feb – COM/MPB – Riunione del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, a Bruxelles per l’Assemblea plenaria del Comitato europeo delle Regioni (CdR) con gli stakeholder, ovvero i portatori di interesse, per raccogliere contributi sul tema dello sviluppo sostenibile dell’Europa, in vista del parere che è chiamato ad elaborare in quanto membro del CdR, e di cui sarà relatore in seno alla Commissione Civex di cui è componente. Un parere di carattere trasversale che perciò si interfaccia con tutte le politiche europee toccando anche tutte le materie di competenza regionale.

La Commissione europea infatti si è impegnata a includere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile enunciati dalle Nazioni Unite nella cosiddetta Agenda 2030 in tutte le politiche dell’Unione allo scopo di garantire un futuro sostenibile dell’Europa.

Tali obiettivi, ha sottolineato Iacop, per poter essere raggiunti devono essere opportunamente declinati a livello locale. Alla presenza dei rappresentanti delle Nazioni Unite a Bruxelles è stata ribadita la necessità di impegnarsi in maniera condivisa e critica in questa impresa riconoscendo alle autorità locali e regionali il ruolo di protagonisti a pieno titolo della cooperazione e dello sviluppo. Sono obiettivi ambiziosi che implicano una presa di coscienza dal basso, da parte dei cittadini e solo azioni concrete e mirate alle comunità territoriali possono contribuire a conseguire. Il costo della transizione a un’Europa sostenibile è impegnativo e non solo finanziario, bensì anche sociale e si scarica in toto a livello locale.

Per questo uno degli elementi principali del documento è la partecipazione attiva degli attori della società civile che può consentire la migliore attuazione degli obiettivi. Tuttavia fondamentale è anche l’informazione se è vero che il 77% degli stakeholders interpellati sono disponibili a prendere misure per lo sviluppo sostenibile, ma solo il 25% è al corrente degli strumenti disponibili.

I lavori della Plenaria del Comitato delle Regioni si erano aperti ieri con l’esposizione delle priorità della Presidenza Maltese. Tre gli obbiettivi chiave, per ripristinare la fiducia dei cittadini nel progetto europeo e imprimere nuovo slancio all’Unione: la migrazione e le frontiere esterne; la sicurezza interna ed esterna, anche nel settore della difesa; le politiche economiche, compresi il mercato unico e la proroga del Feis (Fondo europeo investimento strategici).

Oggi la discussione in Plenaria si è concentrata sul Progetto di Risoluzione sul 60° anniversario della firma del Trattato di Roma. Occasione per una ulteriore riflessione sul futuro dell’Ue, soprattutto in un momento tanto cruciale per l’Europa. Come allora, l’Unione Europea si trova dinnanzi a una crisi che non è solo economica, ma soprattutto politica e l’auspicio espresso dal CdR è che le celebrazioni della storica firma di Roma possano costituire l’occasione per promuovere un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle politiche europee e che questi ne possano diventare degli attori attivi.

Di particolare rilievo il tema del su supporto ai giovani agricoltori europei su cui è intervenuto anche il Commissario all’Agricoltura e Sviluppo Rurale Phil Hogan: evidenziata la necessità di una profonda riflessione sulla Pac e il ruolo cruciale svolto da comunità rurali e agricoltori non solo per l’economia europea, ma anche per lo sviluppo di un futuro più sostenibile dal punto di vista ecologico. Da qui la necessità di sostenere il passaggio dai vecchi ai nuovi agricoltori e di aiutare questi ultimi soprattutto da un punto di vista economico.

Mercoledì ha avuto luogo anche una conferenza sulle opportunità nel settore dei trasporti organizzata dall’on. Isabella De Monte, parlamentare europea eletta nel nostro territorio, nel corso della quale sono state evidenziate quali priorità europee nel breve e medio termine la decarbonizzazione e il trasporto marittimo.

Da un lato, il settore va spostato a pieno titolo all’interno del mercato unico; dall’altro occorre favorire l’efficienza energetica a livello operativo: a tal fine vanno perseguite concorrenza, digitalizzazione e cultura della sicurezza.

Share

Commenti

comments

Aggiungi ai preferiti : permalink.

I commenti sono disattivati