Accordo a Roma sul taglio retroattivo dei vitalizi

Il Piccolo – 11 ottobre 2014. Di g.s.

Accordo a Roma sul taglio retroattivo dei vitalizi

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Un taglio all’assegno e uno slittamento di 5 anni per passare all’incasso. La storia infinita del vitalizio si arricchisce di un nuovo capitolo. Le Regioni, in vena di spending review, hanno deciso di metter le mani anche su chi potrà beneficiare delle pensioni d’oro. O su chi già ne gode: vale a dire sui “diritti acquisiti” prima che intervenissero le leggi anti-casta, come avvenuto in Fvg. Regione che può appuntarsi il merito di aver abolito uno dei privilegi più discussi in assoluto.

Se n’è parlato a fondo ieri a Roma, alla Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali alla quale ha partecipato il numero uno di piazza Oberdan, Franco Iacop. Dal dibattito ne è uscita una posizione unitaria: considerando che buona parte del Paese ha via via mandato in soffitta l’istituto, si è pensato di agire a tutto campo, cioè pure su chi si era ”salvato” dalle ultime norme che hanno riportato il sistema pensionistico ai livelli dei comuni mortali. I presidenti hanno approvato alcuni indirizzi che le Regioni sono invitate a rispettare come “base di riferimento” per le future leggi m materia. Il primo punto tocca il diritto alla corresponsione dell’assegno che, così come avviene alla Camera e al Senato, dovrà decorrere al compimento dei 65 anni (con un minimo di 5 anni di contribuzione) e non più dei 60. Disposizione che sarà valida per tutti i consiglieri che hanno maturato il diritto al vitalizio, ma che non lo prendono ancora. La somma potrà essere anticipata, su richiesta del consigliere e dopo la cessazione del mandato, in base ai regolamenti parlamentari. Si apre anche l’ipotesi di una “riduzione temporanea” della somma, per un periodo non superiore a un triennio. In questo caso verrebbero rispettati i criteri di proporzionalità rispetto al guadagno. Quote da alzare ulteriormente per chi annovera incarichi parlamentari. Spetterà a ciascuna Regione, “in autonomia”, come avverte Iacop, stabilire come recepire le direttive.

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